Riempire lo spazio che rimane per dire chi sei: come i miei ragazzi percepiscono scrittura – e lettura.

Siamo quasi alla fine dell’anno scolastico e, per l’ennesima volta, ho chiesto ai ragazzi di farmarsi a riflettere sul taccuino. Questa volta non sul loro processo di scrittura, sull’utilizzo più o meno accurato di un lessico sensoriale e di verbi specifici o su un particolare passaggio del libro che sta li accompagnando in questo periodo… No: questa volta ho chiesto loro di guardare allo specchio se stessi nelle ore di italiano.  Ho detto “ore di italiano” – anche se poi tanti di loro sui taccuini hanno parlato di laboratorio. Perchè è questo che faccio: insegno (provo ad insegnare, diciamola giusta) italiano. Anche se in classe lavoriamo con il metodo DEL workshop, chiamarlo laboratorio mi sa di attività sporadica, inserita in una cornice didattica tradizionale.  Il workshop può anche essere introdotto progressivamente o “a spot” in classe ma, ve lo assicuro, prendere coraggio e tuffarvisi dentro – di testa, a bomba o con un triplo carpiato rovesciato per i più esperti – produce tutt’altri effetti. tra un mesetto condividerò con voi le mie personali riflessioni. Ora preferisco lasciare la parola ad alcuni dei miei 44.

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Quando la Prof mi ha detto che dovevo fare un testo a settimana mi è venuto un infarto. I primi testi facevano schifo ma ora, grazie alle tecniche apprese in classe, un po’ sono migliorato anche grazie alle 1000 revisioni che le Prof ci fa fare. Grazie al laboratorio ho capito che leggere è un piacere mentre prima io odiavo leggere. Mi è piaciuta moltissimo la lezione sul sassolino perchè mi ha fatto capire molte cose. Grazie alla Prof e alle tecniche del laboratorio ho capito che non devo avere paura di quello che scrivo…

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WoW!! una bomba! […]  Quest’anno mi sento come se avessi voltato pagina, anzi, tutto un libro. Oggi mi sento libera di leggere e scrivere quello che voglio.  Poi puoi avere un taccuino tutto per te, per seguire le lezioni, inventare una storia, ragionare… Questo laboratorio è veramente super!

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[…] l’italiano normalmente è la materia che piace meno. Io, odiavo l’italiano e scrivere (a parte il leggere, che è sempre stato la mia passione) ma, da quest’anno, mi piace molto di più. Sento di essere cresciuta e maturata, sia nello scrivere che nel mio carattere […] ora i miei testi sono più avvincenti e sono ricchi di vocaboli più specifici rispetto a quelli che usavo prima […] Non si sa mai, con tutti questi consigli e trucchetti, forse da grande diventerò una scrittrice professionista.

IMG_6653Nelle lezioni di italiano imparo sempre qualcosa di nuovo che mi fanno sbloccare le emozioni che ho e che vorrei scrivere ma ho paura di dirle. Mentre tutti scriviamo i testi autobiografici o altre annotazioni, ci mettiamo a coppie in un angolo e ci confrontiamo o ci scambiamo idee. Scambiare idee con un mio compagno è utile per me perchè potrei trovare parole che potrei riusare. Scrivere per me è passione e emozione …

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In tutto questo anno di I media non mi sono mai sentita più libera di scrivere. Alle elementari c’era il “metodo standard” dove ci davano una traccia e noi dovevamo scrivere in base a quella, ma era come un soffocamento per me perchè magari avevo delle idee mie e non potevo svilupparle/lavorarci sopra […] Invece quando sono arrivata qua ho imparato molte più tecniche (come ridurre all’osso, il diamante della scrittura, i passaggi per scrivere un testo autobiografico) che mi servono per esprimere quello che davvero provo e mi fanno sentire più libera. […]  Ora posso dire veramente di essere cresciuta e che mi piace talmente scrivere che vorrei addirittura scrivere un libro fantasy prendendo spunto da quelli che ho letto …

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Io posso definirmi una piccola scrittrice, quasi come un piccolo scienziato che sperimenta formule nuove, nel mio caso teniche di scrittura. Questi mesi sono serviti per riflettere su quello che adoro fare. Scrivere non è soltanto mettere parole a caso in fila per formare un discorso decente, ma è saper esprimere sentimenti forti, con un significato, su carta bianca. Cioè è riempire lo spazio bianco che rimane per dire chi sei. Con la scrittura trovi il tuo stile e le tue passioni e io sogno di diventare una scrittrice famosa […]

Credo non serva aggiungere altro stavolta.

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