Un sacco di miei alunni non hanno ancora realizzato che leggere e riflettere sono due attività che devono andare a braccetto. La prima senza l’altra proprio non ci può stare. Loro aprono il libro, raggiungono la pagina da cui dovrebbe prendere il via la loro lettura e.. decifrano. Basta? Sì. Almeno per il 90% di loro è così. Di questo 90%, una piccola percentuale si sforza anche di dare espressività a ciò che legge – mentalemente o no. Tutto si ferma lì. Nessun collegamento con quanto già letto. Nessuno con la propria vita. Nessuna porta che si apre verso l’interno.
Da dove inizio questa volta? Come getto le basi per costruire questa competenza? Gli dico che esiste e basta? Preparo un cartellone con su scritto quello che possono fare leggendo o gli mostro concretamente come e in quanti modi si può pensare leggendo?
ECCO! Trovato! Forse ci sono.
Quest’estate ho avuto finalmente il tempo di studiare, tra gli altri, anche questi testi:
- Mini-lessons for Literature Circles –
- Around the Reading Workshop in 180 Days –A Month-by-Month Guide to Effective Instruction
La lezione che proporrò domani in prima è modellata proprio su idee tratte da questi due volumi.
- Chiederò loro di pensare a situazioni in cui, poco dopo aver letto qualcosa, hanno fatto molta fatica a ricordare il contenuto – o non l’hanno ricordato per niente.
- Approfondirò domandandogli come mai ciò è potuto accadere. Mi aspetto risposte del tipo: non avevo capito, ero distratto, pensavo ad altro, non ricordo mai quel che leggo..
- Spiegherò loro che esiste una relazione strettissima tra il leggere ed il pensare e svelerò loro il mistero: se noi, quando leggiamo, pensiamo a ciò che stiamo leggendo, possiamo ricordare molto di più.
- Dirò che “pensare a ciò che si sta leggendo” equivale a porsi tante questioni – più o meno contemporaneamente – e elencherò loro alcuni esempi
- Darò una dimostrazione pratica.
Per mostrare ai ragazzi ciò che intendo ho scelto di utilizzare come testo il mito di Apollo e Dafne presente sul loro libro in adozione. Le motivazioni sono semplici: testo a disposizione di tutti ed a tutti accessibile nei contenuti. Prima di iniziare la lettura ad alta voce chiederò loro di segnare a margine delle pagine alcuni punti spiegando che, nel corso della lettura, mi fermerò in corrispondenza di essi per riflettere ad alta voce su quanto appena letto. Non solo: durante le pause dalla lettura ad alta voce dovranno prendere nota di quanto dirò riflettendo. Inizierò a leggere. Mi fermerò nei punti predeterminati. Cercherò di condurre riflessioni brevi ma a flusso continuo e di non cadere nella tentazione di “dettare appunti”.
Ecco un esempio di quanto penso scriveranno sui loro testi se riusciranno ad mantenere la concentrazione e ad annotare i miei pensieri.
Al termine della mia lettura lavoreranno in coppia:
- confronteranno le loro annotazioni e le integreranno se necessario
- cercheranno di capire quale attività del “pensar leggendo” ho messo in moto per poter esprimere ciascuna delle mie riflessioni. (naturalmente a priori mi preparerò sul testo cercando di inserire riflessioni afferenti a tutte le possibilità che intendo loro illustrare)
Poi consoliderò piccoli e grandi traguardi lavorando con l’intera classe e verificando contemporaneamente il lavoro di coppia: a turno ciascuno potrà chiedere ad un compagno di un’altra coppia quale “pensar leggendo” ha messo in moto la prof quando ha detto…
Compito a casa? Leggere il brano successivo presente sul loro testo; durante una prima lettura provare a individuare dei punti in cui pensano di potersi fermare a riflettere; rileggere e prendere appunti sul proprio “pensar leggendo” e… scrivere qualche riga sul quaderno per descrivere come hanno vissuto questa attività in classe e a casa (punti di forza, punti critici, elementi migliorabili, obiettivi)
P.S. Questi sono i compiti di Mito (anche se lo scopo è quello di insegnar loro a leggere) … i 20′ al giorno non includono queste attività.
Insomma. Speriamo che vada. Vi farò sapere!
cara collega, dove trovi i diversi punti del “pensar leggendo”? è stata una riflessione tua o hai trovato un elenco da qualche parte? Un caro saluto.
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ciao! sono sia riflessioni mie sia spunti presi da libri qua e là. Uno molto utile è “mini lessons for literature circles” di H. Daniels e N. Steineke
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