No! Fermi tutti! Non pensate male! Non è un invito a voi colleghi ad elargire allegramente voti non sufficienti! Si tratta semplicemente di un esperimento didattico: di un’attività pensata per lavorare sia sulla prescrittura (lo scrivere prima di scrivere) sia sul lessico sensoriale, sia su metafore e similitudini.
In soldoni si tratta di…
- Chiedere ai ragazzi di individuare un tema od un argomento da sviluppare in un testo poetico;
- Servire in tavola un’infografica (io ho preparato questa) concepita per aiutarli ad un approccio multisensoriale al tema scelto;
- Invitarli a prendere appunti concentrandosi su un senso alla volta;
- Spingerli ad iniziare una prima bozza del testo;
- Poi lo sapete come si va avanti: non c’è bisogno che ve lo dica io…
Ah! Scordavo! Potevate interrompermi eh! Non vi ho detto quale mentor text ho usato prima di avviare la prescrittura! Rimedio subito. Non ho optato per un testo poetico ma per un brano in prosa tratto da un libro illustrato letto in classe:. “Scrivila, la guerra” di L. Dal Cin con illustrazioni di S. Mulazzani edito da Kite nel 2016.
Ecco il passaggio chiave:
La guerra entra dagli occhi, perché diventi compagno dei corpi morti dei tuoi amici, sporchi di sangue e fango.
La guerra entra dalle orecchie, perché senti il boato spaventoso delle bombe che fa tremare la terra e il cuore.
La guerra entra dal naso, perché annusi la puzza disgustosa della morte e dei gas chimici che bruciano i polmoni.
La guerra entra dalla bocca, perché mangi cibo andato a male, morto anche lui.
La guerra entra dalla pelle, perché in trincea senti tanto freddo, in mezzo alla neve o fradicio di pioggia e di sudore di spavento.
Mi sembra sia tutto.
Se avete bisogno sapete come trovarmi.
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