250 anni fa, a mezzogiorno, Cosimo Piovasco di Rondò uscì di casa per arrampicarsi sugli alberi e per non scendervi più.
Il Barone Rampante è un libro che ho amato, che ho riletto più volte e che tante volte mi sono ripromessa di leggere ancora. E’ un libro che ha lasciato il segno nella testa, nel cuore e nella pancia.
Parole, quelle di Calvino, che mi hanno resa ancora più assetata di parole.
Parole che mai mi hanno lasciata sola, che sempre hanno avuto qualcosa da dirmi.
Proprio oggi i ragazzi hanno iniziato a mandarmi qualche feedback direttamente dai compiti delle vacanze. Uno di loro non poteva essere più in tema: nella mia casella di posta elettronica, intorno alle 13:00 è comparsa questa fotografia:
Era uno di quegli incerti impulsivi o impulsivi incerti che sembra sempre non sappiano cogliere il momento giusto e invece l’azzeccano ogni volta.
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