Da qualche anno ormai, nelle “mie” prime, i graphic novel vanno via come il pane. Per lettori e lettrici alle prime armi rappresentano un’attrattiva fortissima: li percepiscono meno complessi dei romanzi o, come a volte mi dicono, “sono più facili da capire rispetto ai libri senza nessun disegno”.
Li leggono tutto d’un fiato. Anche nascondendoli sotto il banco durante altre ore di lezione. (Si può dire?)
Certo, mi fa piacere che siano avidi di storie, che il più delle volte mi dicano che quel graphic parla, senza ombra di dubbio, anche di loro, che la lettura scorre via veloce e che non hanno incontrato problemi a capire lo sviluppo della trama, il sentire dei personaggi, le motivazioni alla base delle loro scelte.
Ma è davvero così? Le consulenze di lettura delle ultime settimane mi hanno fornito le risposte che cercavo – e che immaginavo – Leggere un graphic in velocità, berlo tutto d’un fiato, non implica la comprensione della storia e delle sue dinamiche narrative e stilistiche. Tanti dei lettori e lettrici che ho affiancato individualmente e con cui ho ragionato sulla lettura in corso dimostravano di aver capito la storia ma di non essere nelle condizioni per comprenderla davvero perché sprovvisti degli strumenti necessari a scavare in profondità: nozioni di base relative al genere testuale, strategie per leggere le immagini, per indagare il loro rapporto con il testo, per riconoscere Significato oltre il significato…
Ho quindi scelto di cambiare in corsa e di inserire all’interno del mio piano di lavoro annuale la lettura ad alta voce di un graphic novel. Quello che mi interessa non è solo che acquisiscano strategie efficaci di comprensione – magari esportabili anche in altri contesti – ma soprattutto che imparino a rallentare, ad osservare, a discutere. Che sappiano come guardare anche per imparare a leggersi e ad orientarsi. È anche per questo che ho deciso di iniziare in classe un percorso di lettura ad alta voce intorno a “Fiato sospeso” di Silvia Vecchini e Antonio Sualzo: una storia in cui ciascuno dei ragazzi e delle ragazze non farà fatica a riconoscersi, che li obbligherà a porsi domande cruciali, a entrare nei panni degli altri, a prendere coscienza e/o a ridefinire le proprie priorità e i propri valori.
Da oggi in avanti cercherò di fare il punto sulle ML proposte via via in classe, indicando gli insegnamenti chiave proposti e le relative istruzioni esplicite. Ecco le prime:
I ML – recupero di una strategia già nota
Lettori e lettrici interrogano la copertina di un libro e si interrogano di fronte ad essa
- Osserva la copertina
- soffermati sul titolo: genera delle domande per riflettere sulle informazioni che ti fornisce, sulle parole di cui è composto, sul loro significato in generale e per te
- soffermati sulle illustrazioni: genera delle domande per riflettere sulle informazioni che ti forniscono, sulla palette cromatica, sul loro rapporto con il titolo.
- avanza delle ipotesi sul contenuto del libro.
II ML – approfondimento di una strategia già nota
Leggere è pensare. Per sviluppare la comprensione dobbiamo osservare attentamente e descrivere ciò che vediamo. Da osservazione e descrizione devono scaturire domande cruciali per inoltrarsi nell’interpretazione del testo
- Osserva le immagini
- Soffermati su ciascuna
- Se ti rendi conto che stai interpretando il testo chiediti: “come lo so? quali elementi del testo mi fanno pensare/dire queste cose?”
- Noti elementi apparentemente fuori contesto? come spieghi la loro presenza? Perché l’illustratore/illustratrice potrebbe averli inseriti?
III ML – nuova strategia
Di fronte a delle immagini, lettori e lettrici si interrogano sulle scelte stilistiche dell’illustratore/illustratrice, ad esempio sulla prospettiva o sul punto di vista da cui sono raccontati i fatti.
- Osserva le immagini e soffermati sul punto di vista
- Chiediti: è sempre lo stesso o cambia?
- Di fronte a punti di vista differenti chiediti: che impatto hanno i diversi p.d.v. su di me che leggo? Quali reazioni voleva probabilmente far scaturire in me l’illustratore/illustratrice?
IV ML – nuova strategia
In un Graphic novel il racconto è affidato sia alle immagini sia al testo scritto. Per entrare davvero nella storia è necessario metterle in relazione.
- Leggi il testo ed osserva le immagini
- Chiediti: cosa raccontano le immagini? quali informazioni posso trarne? cosa racconta il testo, quali informazioni posso trarne?
- Poi passa al come: come si integra il racconto di testo e immagini? Le scelte dell’illustratore/illustratrice in che modo hanno a che fare con la storia e con le modalità con cui è raccontata? (parole scelte da autore/autrice – elementi stilistici – tipi di sequenze…)
Qui i primi riepiloghi che ho registrato per aiutare lettori e lettrici a fare il punto: