Vi ricordate lo scorso anno quando abbiamo parlato della struttura di un racconto o di un testo autobiografico? Ci siamo soffermati ad analizzare prima il diamante della scrittura, poi la curva a campana.
Ho iniziato così la ML su una delle strutture più classiche delle storie inquietanti: I tre atti.
Come ho continuato? In questo modo:
- INSEGNAMENTO ESPLICITO
Oggi parleremo di uno schema leggermente diverso dai precedenti; uno schema spesso utilizzato dagli scrittori di gialli, horror e racconti d’avventura: “I tre atti”.
Si tratta di una struttura lineare ma abbastanza complessa ed è per questo che per ora io vi farò lavorare su una sua versione semplificata in modo che possiate utilizzarla come strumento per pianificare un racconto. Lo sapete: lettura e scrittura sono strettamente connesse tra di loro quindi è importante che conosciate questo schema perchè lo ritroverete spesso nelle vostre letture e sapere della sua esistenza vi aiuterà ad avanzare delle previsioni sull’andamento della vicenda.
Cosa pensate vogliano indicare “i tre atti” che danno il nome a questa tecnica?
Ok, abbastanza corretto: la storia è divisa in tre parti – INIZIO – SVILUPPO (CONFLITTO) – CONCLUSIONE ma cosa distingue questa struttura dalla curva a campana?
Vediamola in dettaglio e cerchiamo di capire.
Avete notato?
La vicenda che segue lo schema dei tre atti si svolge secondo un incremento progressivo. Nelle prime due fasi si raggiungono apici – momenti di crisi – che possono essere inframmezzati ad imprevisti, inconvenienti ed ostacoli.
- MODELING
Ora leggiamo insieme “Il vecchio nel dipinto” di R. Sala (in “storie del terrore da un minuto) e proviamo a distinguere, al suo interno, i 3 atti. Chi vuole può anche tentare di individuare qualche inconveniente od imprevisto all’interno dei primi due.
- COINVOLGIMENTO ATTIVO
Perchè ora non provate ad utilizzare questo schema lavorando ad uno storyboard per le vostre storie inquietanti?
(Gli storyboard realizzati da Rebecca e Marco durante il coinvolgimento attivo)
- LINK
Da oggi in avanti ricordatevi che potete pianificare i vostri racconti utilizzando lo storyboard per dare loro una struttura.
Ecco qui. Gli storyboard li hanno realizzati. I racconti che ne sono derivati sono quasi finiti. Presto vi renderò nota di alcune delle altre ML che ci hanno aiutati ad addentrarci in territori inquietanti e misteriosi … e ad uscirne vivi.
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